I Domenica di Quaresima – A
Gen 2,7-9; 3,1-7; Rm 5,12-19; Mt 4,1-11
Sembra che alcuni virus siano in grado di modificare il codice genetico. Vorrebbero infiltrarsi in te fino a danneggiare qualcosa della tua identità. Questa è la tentazione: un virus spirituale che cerca di rovinare la tua identità più profonda, la tua identità, cioè, di figlio di Dio, amato dal Padre. Infatti la tentazione ha un obiettivo preciso : cerca di rovinare la tua fedeltà a Dio, attacca il tuo legame vitale con il Padre, quindi la tua identità spirituale. Pensiamo spesso che la tentazione sia solo quella strana attrazione per il male, per il vizio, che proviamo a volte. Se è così, non capiamo che la tentazione ha un altro scopo, molto più profondo. Se vuole farci cadere nelle azioni cattive è solo per ottenere in noi una sconfitta più grave: lo scoraggiamento, la disperazione, il non credere più nell' amore di Dio, e, alla fine, la separazione da Dio. Questo programma del tentatore si rivela apertamente davanti a Gesù. Davanti alla purezza di Gesù lo scopo del virus-tentazione è smascherato. Infatti Gesù non è soggetto alla debolezza morale come noi, non conosce l'attrazione del vizio, che un uomo abituato al peccato può provare. Davanti a Gesù quindi la tentazione appare non come semplice debolezza morale, ma si concentra, si intensifica al suo livello radicale, come un combattimento alle radici dell'anima, più crudele di ogni ferita, come un attacco alla cosa più preziosa che si possa immaginare, come un dubbio sull'amore del Padre. « Se sei Figlio di Dio... » Così comincia la tentazione.
Sottinteso: « Come mai...un Figlio di Dio conosce la fame, com'è possibile? Un vero Figlio di Dio dovrebbe avere il potere sulla materia. Verifica dunque se puoi cambiare queste pietre in pane. Un Figlio di Dio potrebbe forse conoscere la morte... come mai? Verifica se tuo Padre ti salverà. Se no, non significarebbe forse che non sei un vero Figlio, e neanche lui un vero Padre? Attenzione a non lasciare che il tuo Dio ti inganni... Forse hai bisogno d'un altro dio, un vero Dio : potente, capace di sottometterti l'umanità in un solo colpo ; basta che mi adori... Sarò per te questo dio che ti da il necessario... »
Il tentatore quindi attacca l'identità di Gesù come Figlio di Dio. Non è per caso: Gesù ha appena vissuto l'esperienza del suo Battesimo, in cui il Padre ha rivelato l'identità di Gesù: « Questi è il Figlio mio, l'amato » (Mt 3,17). Il tentatore non sopporta questa rivelazione, è furibondo di gelosia, e cerca di instillare il dubbio fondamentale: « Se sei Figlio di Dio... » Come mai... se sei veramente amato da Dio, la tua realtà non dovrebbe essere così com' è...
La vittoria di Gesù consiste nel tornare sempre alla certezza dell' Amore del Padre, anche malgrado le apparenze, malgrado la Sua fame, la Sua debolezza. Gesù si aggrappa alla Parola del Padre, non lascia che il tentatore cambi il Suo sguardo su Dio. Ecco fratelli e sorelle : questa vittoria di Gesù sarà anche la nostra. Quando la tentazione ci schiaccia fino all'impressione di non essere protetti da Dio, di essere abbandonati, di non essere amati come Figli... Appoggiamoci alla presenza interiore di Gesù : Lui continua in noi la Sua vittoria sul tentatore, la vittoria della Sua fiducia. Anche quando siamo caduti nel peccato, anche quando la tentazione inizia a vincere una battaglia, non lasciamole la vittoria finale, cioè lo scoraggiamento e il dubbio. Anzi, con Gesù, lanciamo la controffensiva della nostra fede nell' Amore del Padre. Siamo Figli di Dio, lo siamo per grazia, senza meriti, lo siamo per sempre, a causa dell' Amore di Dio : ecco la nostra verità e la nostra vittoria.
Amen
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