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GAMOGNA - STORIA

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Nel 1053, sul crinale dell’Appennino tosco-romagnolo, Pier Damiani, monaco di Fonteavellana, fonda l’Eremo di Gamogna (diocesi di Faenza) e contemporaneamente, nella valle dove scorre l’ Acerreta, il monastero di S. Giovanni Battista (Badia della Valle), dal quale dipenderà l’eremo stesso.  Nel 1428 la valle passa sotto il dominio della Repubblica fiorentina, nel 1532 le due fondazioni vengono estinte e i beni accorpati a S. Lorenzo (Firenze) che farà restaurare gli edifici dopo il terremoto del 1736. Nel 1850 viene creata la diocesi di Modigliana (poi diocesi di Faenza-Modigliana, dal settembre 1986) e la chiesa di Gamogna passa alla nuova diocesi. 

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Un secolo dopo viene nominato l’ultimo parroco, don Anselmo Fabbri, che nell’anno 2020 ha festeggiato i suoi 60 anni di sacerdozio. Nel 1991 don Antonio Samorì, su progetto dell’Ing. Bruno Maestri, con la collaborazione di tantissimi volontari, mette mano al restauro.

Nel 1995 iniziano i contatti della diocesi di Faenza-Modigliana, nella persona del Vescovo F. T. Bertozzi , con le nostre Fraternità Monastiche che hanno cominciato questa avventura nel 1998, in concomitanza con la fondazione a Firenze.

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Da allora ad oggi, diverse equipe di sorelle si sono avvicendate all’eremo, le cui porte aperte attirano centinaia di uomini e donne assetati di bellezza, pace, silenzio, ricercatori più o meno consapevoli, del Volto di Dio.

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Cappella p. Daniele Badiali

“Leggi con Gesù con lui canta continua mente, prosternati a terra con lui per la preghiera. Che sia tuo amico, tuo fa miliare.

 

Che sia tutta la tua parola, tutta la tua gioia, la tua

saggezza, la tua vita. Respira Cristo… 

(S. Pier Damiani Ravenna 1007 – Faenza 1072)

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Insieme all’Eremo di  Gamogna, a pochi passi,  è stata inaugurata nel 1998 una cappella per ricordare  p. Daniele Badiali, sacerdote “fidei donum” della diocesi di Faenza Modigliana, ucciso ad Acorma in Perù nel 1997.. La cappella era un rudere, recuperato, ripulito dai ragazzi degli oratori e dell'Operazione Mato Grosso, insieme a don Antonio Samorì e Antonio e Antonella Verna. Gamogna, insieme a Trebbana, situato a un’ora di cammino dall’eremo,  è stato un luogo che p. Daniele (di cui è in corso la causa di Beatificazione dal 2010) ha contribuito a ricostruire con il lavoro gratuito, vissuto insieme a tanti ragazzi, che come lui hanno imparato a edificare la loro vita e la Chiesa, e a servire la missione qui e in tante parti del mondo.

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Il 23 luglio 2020 è stata benedetta la campana della cappella, dono di Badia della Valle, un segno importante per gli amici di p. Daniele e per tutti i pellegrini.

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“Risale all'antichità l'uso di ricorrere a segni o a suoni particolari per convocare il popolo cristiano alla celebrazione liturgica comunitaria, per informarlo sugli avvenimenti più importanti della comunità locale, per richiamare nel corso della giornata a momenti di preghiera, specialmente al triplice saluto alla Vergine Maria.

 

La voce delle campane esprime dunque in certo qual modo i sentimenti del popolo di Dio quando esulta e quando piange, quando rende grazie o eleva suppliche, e quando, riunendosi nello stesso luogo, manifesta il mistero della sua unità in Cristo Signore.” (dal Benedizionale romano)

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