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25 dicembre 2022 Badia Fiorentina Fr. Antoine-Emmanuel

Aggiornamento: 26 dic 2022



NATALE del SIGNORE

Is 52,7-10 – Eb 1,1-6 – Gv 1,1-18



“Il più piccolo”


Il Mistero è troppo grande per un'omelia.

Allora, oggi, vi racconterò una storia…


Mi ricordo bene.

Era pieno inverno:

Gerusalemme era fredda, freddissima quella mattina.


Io ero un ragazzo vivace e molto curioso,

che amava girare per le viuzze di Gerusalemme.


Mi era appena giunta la voce che fosse nato sulla terra il Figlio di Dio.

La notizia era talmente sorprendente, direi incredibile,

che mi pareva che qualcosa di vero dovesse esserci.


Perciò mi misi a cercare.

Era chiaro: se questo fanciullo era Figlio di Dio, sarebbe dovuto nascere nella reggia.

Allora andai nel palazzo di Erode.

Ero talmente piccolo che mi lasciarono entrare.

Era grande, immenso da farti girare la testa.

Ma non vidi nessun bambino,

perché il re era tutto occupato a fare le guerre.

Non aveva tempo per mettere al mondo dei figli.

Gli interessavano solo il piacere e il potere, non i bambini.

Me ne andai, deluso.


Ma mi venne un'altra idea:

se quel fanciullo era il Figlio di Dio, sarebbe dovuto nascere nel Tempio,

e quello di Gerusalemme era senz'altro il più bello del mondo.

Vi andai e mi misi in cerca del bambino.

Vidi tanti sacerdoti, anche sommi sacerdoti.

Erano tutti indaffarati, come se Dio potesse amarli

solo se fossero corsi da un rito all'altro.

E nessun bambino.

Non avevano tempo per i bambini.


Allora mi chiesi se non mi avessero ingannato con quella notizia.

Pensai ad un'ultima possibilità:

a Gerusalemme c'erano tanti sapienti

che conoscevano le Scritture a memoria,

anzi erano “dottori” della Legge.

Forse il Figlio di Dio era nato da loro?

Andai nelle loro scuole.

Erano anch'essi talmente indaffarati!

A tal punto che neppure mi videro: avevano il volto sui libri.

E non c'era nessun neonato…


Non capivo…

Dio non poteva che nascere tra i grandi.

Noi siamo così piccoli: Dio non poteva nascere piccolo!

Doveva nascere tra tutte le grandezze del mondo, della religione e della sapienza.

Dove poteva essere la Sua reggia?

Dov’era il Suo Tempio?

Piansi.

Perché ci credevo!

Volevo vedere quel bambino nato da Dio!

Pensate: voleva dire che la nostra povera umanità

sarebbe stata ormai seminata di luce, di speranza, di vita divina per sempre!


Era vero che un profeta dei tempi antichi, Michea,

aveva detto che il Re sarebbe nato nel più piccolo capoluogo di Giuda. (cf Mi 5,1)

Ma pensavo che fosse cosa simbolica.


E se non lo fosse?

Se la scrittura fosse più vera delle nostre idee?

Un piccolo spiraglio si aprì nel mio cuore.

Chissà?

Quello che a Dio piaceva magari non era la nostra grandezza,

che non cessava di separare, di escludere…


Ebbi quest’intuizione: bisognava uscire e andare verso il più piccolo!

“Il più piccolo” …

Fu un terremoto in me!

Dovevo imparare a guardare il mondo alla rovescia!

Convincermi che quello che per noi era elevato fosse ripugnante per Dio.


Allora presi una piccola borsa, ci misi tutta la mia povertà,

e me ne andai verso Betlemme alla ricerca del più piccolo.


Le guardie mi fermarono.

Chiesi: ”Avete visto l’amato del mio cuore?

Avete visto Colui che per Amor mio si è fatto il più piccolo?”

Mi lasciarono passare pensando che fossi folle.

Folle, davvero, lo ero per il mondo.

Folle come Dio è folle.


Andai di casa in casa, cercando la casa più povera.

Ma non trovai il neonato…


Invece per strada incontrai un pastore.

Mi stupì il suo sguardo: aveva una luce che non era di quaggiù.

Uno sguardo che sembrava Cielo.

Gli chiesi la via del Cielo,

e mi portò non in una casa, ma in una grotta.

Una grotta!

Ero smarrito: mi sembrava troppo!

Dio non poteva nascere in una grotta!


Ma mi ricordai: “Il più piccolo”...

Capii che dovevo rinunciare a tutte le mie idee su Dio.

Per sempre.

Capii che, entrando in quella grotta ne sarei uscito trasformato.

Per sempre.


Vidi la reggia: una grotta.

Vidi il Tempio: una Santa Famiglia.

Vidi la Sapienza, il Verbo: era “Il più piccolo”.

E Lo adorai…


BUON NATALE!




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