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21 marzo 2023 Badia Fiorentina Fr. Antoine-Emmanuel



Martedì della IV settimana di Quaresima

Ez 47,1..12 – Gv 5,1-16


Il quadro che ci presenta il Vangelo di Giovanni è molto preciso:

“A Gerusalemme, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici,

sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.” (Gv 5,3)

I cinque portici simboleggiano i cinque Libri della Torah.

Dalla Torah si aspettava, giustamente, la vita.

E veniva la vita? Sì, ma scarsamente!

Le acque di quella piscina davano guarigione, sì, ma molto di rado.

Vi era un dono di Dio, ma un dono in attesa di un compimento.


Ora, sotto quei portici viene Gesù.

Viene per adempiere la Legge, per portare a compimento i cinque Libri della Torah.

E cosa avviene? Avviene la guarigione che tutti aspettavano.

Con la Sua Parola, Gesù porta la vita sotto i portici della Legge.

La Sua Parola porta la Legge al suo compimento.

Bisogna, quindi, stare sotto quei portici, ma alla scuola di Gesù.


Così avvenne per quell’uomo che da trentotto anni era sotto i cinque portici.

Trentotto anni significa che era vicino ai quaranta anni,

al tempo del passaggio attraverso il deserto,

della prova vissuta fino al suo sbocciare nella vita.

E la vita gli venne da Gesù.


E come viene per noi il dono di Gesù?

Ancora con l’acqua? Sì! Con l’acqua del Battesimo.

Quell’acqua che Ezechiele vide e ci descrive:

“Dove giungono quelle acque, risanano,

e là dove giungerà il torrente tutto rivivrà.” (Ez 47,9)

Ecco la Grazia Battesimale!

Porta guarigione dovunque è accolta,

anche nel Mar Morto che sono gli angoli più oscuri

della nostra storia e della nostra coscienza.


*

Che insegnamento trarre da questo Vangelo?

Non lasciamo i cinque portici, ma, lì, accogliamo Gesù!

Non pochi abusi che hanno sfigurato la famiglia ecclesiale negli ultimi tempi

vengono da chi dice o pensa: “Sono una persona speciale, sono un eletto,

sono al di sopra dei comandamenti di Dio.

I comandamenti sono per il popolo “ordinario”, io sono straordinario”.

No! Questo è un inganno pericolosissimo.

Tutti noi abbiamo bisogno dell’obiettività della Legge, dei dieci comandamenti.

E per viverli abbiamo bisogno di Gesù

che ci rende capaci di viverli in pienezza!



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