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1° gennaio 2022 Badia Fiorentina Fr. Antoine-Emmanuel


Maria Madre di Dio

Num. 6,22-27 – Ga 4,4-7 - Lc 2,16-21


La liturgia dell’anno nuovo comincia con la formula di benedizione

che dovranno usare Aronne, il primo Sommo Sacerdote, e i suoi figli.


Ve ne propongo una traduzione letterale, più vicina all’ebraico.


"Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: "Così benedirete gli Israeliti: direte loro:

Yahweh ti benedica e ti custodisca.

Si potrebbe anche tradurre: Yahweh ti benedirà e ti custodirà!

Yahweh faccia risplendere su di te i suoi volti e ti faccia grazia.

“Volti” perché Dio ha un unico volto che è sia volto di giustizia, sia volto di misericordia.

Yahweh levi i suoi volti su di te e ponga su di te lo shalom".

“Yahweh… Yahweh… Yahweh”:

la benedizione è un porre il nome del Signore su chi viene benedetto.

Lo dice l’ultimo versetto:

“Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò". (cfr Nm 6,22-27)

Per ben tre volte viene posto sui fedeli il nome di Misericordia di Dio che significa:

io sarò con te, io ci sarò…

Il Nome di Dio viene su di loro… è di una potenza straordinaria.


Poi, a Dio si chiedono tre azioni successive:

“Yahweh ti benedica Yahweh faccia risplendere su di te il suo volto

Yahweh levi il suo volto su di te.”

Tre azioni in cui Yahweh si fa sempre più vicino.

Benedice, fa splendere il Suo volto,

e arriva a levare su di te, personalmente, faccia a faccia il Suo volto.


E anche il frutto di questi tre passi d’amore di Yahweh è un crescendo:

Yahweh custodisce, dona protezione.

Poi Yahweh manifesta grazia, benignità, misericordia:

- il verbo hanan significa dedicarsi con amore.

Infine Dio dona il suo dono di pienezza che è lo shalom,

la pienezza della Sua Pace.


Cosa notiamo?

Questa benedizione non è soltanto un dono di salute, di fecondità, di terra, di vittoria…

È un dono molto più personale in cui Yahweh,

levando su te il Suo sguardo, ti dona personalmente la Sua Pace.


Il volto di Dio si fa vicino e trasforma la tua vita.

Dona alla tua vita, alla nostra vita come popolo, la sua vera pienezza.

È come quando il volto della mamma si avvicina al fanciullo che ne trasale di gioia.


Questo non è altro che il mistero dell’Incarnazione.

“Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.” (Gv 1,18)

In Gesù davvero è venuto a splendere su di noi il volto di Dio,

si è levato su ciascuno di noi, il volto divino.


Si capisce che la benedizione di Dio è una realtà profondamente personale, è un incontro!

A Dio non basta darci delle cose: dona sé stesso!


E come si dona?

Attraverso una donna.

L’abbiamo sentito nella seconda lettura: “Dio mandò il suo Figlio, nato da donna.” (Gal 4,4)

Nato da donna… non nato dal nulla, non nato per magia, non nato da un’origine sconosciuta.

Nato da donna, nato da Maria di Nazareth.


Fu la scelta di Dio…

Dio è libero di venire nel modo che vuole Lui… e ha scelto di venire attraverso Maria.

Ha scelto di donarsi attraverso la giovane ragazza di Nazareth.


I Padri hanno contemplato il mistero dell’elezione di Maria.

Raccogliendo le parole dei Padri, l’esegeta Tommaso Federici scrive:

“Dopo la rovinosa caduta di Adamo, i Tre fecero urgente consiglio.

Il Padre comunicò che (…) aveva scelto Maria, la Vergine di Nazareth, e aveva deciso di farne la Madre del Figlio, dotandola della Verginità permanente come imitazione della sua Verginità paterna.

Il Figlio da parte sua comunicò che anche Lui aveva scelto Maria per farne la sua propria madre, e aveva deciso di farla assistere ai «tre (…) Misteri», della Nascita verginale, della Croce e della Resurrezione gloriosa.

Anche lo Spirito Santo comunicò che aveva scelto la medesima Maria, per darle come dote nuziale la sua divina Soavità, per conferirle la sua Paráklêsis, l’Avvocatura potente contro il Nemico, e insieme la sua Consolazione irresistibile.

È attraverso Maria, eletta da Dio, che Dio viene a noi.

Unico Mediatore tra l’umanità e Dio è Gesù,

e Gesù viene a noi per mezzo di Maria.


Ecco come lo cantava San Bernardo:


“È necessario un mediatore presso Cristo Mediatore

e nessuno a noi è più utile di Maria.

Troppo crudele fu Eva per mezzo della quale

l'antico serpente inoculò il pestifero veleno anche all'uomo,

ma Mediatrice Fedele è Maria

che iniettò agli uomini come alle donne l'antidoto della salvezza.

Eva fu artefice di seduzione, Maria dispensatrice del favore divino.”


E il nostro Dante mette queste parole sulle labbra di Bernardo:

“Donna se' tanto grande e tanto vali

che qual vuol grazia e a te non ricorre

sua disianza vuol volar senz'ali.”


Luigi Epicoco commenta dicendo che

“Maria è l’ala che ci porta all'altezza di Dio,

e lì potremmo parlare con Lui faccia a faccia

e ritrovare chi siamo e dove stiamo andando!


San Bernardino da Siena descrive come avviene questa mediazione:

“Tutte le cose che abbiamo su questa terra le abbiamo per grazia.

Innanzitutto vengono da Dio.

In secondo luogo, ci vengono per mezzo di Gesù Cristo Benedetto.

E in terzo luogo ci giungono per mezzo della Vergine Maria.

(…)

Non si può acquistare grazia con superbia,

la si può ricevere invece con l’umiltà.

Chi fu più umile di Maria?

E perché non vi fu più nessuno umile come Lei

Le furono date tutte le grazie affinché le distribuisse a suo piacimento.”

Maria è Mediatrice di ogni grazia!


E San Bernardino aggiunge:

Imparate dunque a pregare quando volete una grazia da Dio:

e soprattutto domandatela al Padre

per amore del suo Figlio Unigenito,

e poi per mezzo della distribuzione operata da Maria Sua Madre,

e poi domandatela all'Uno e all'Altro per amore di Sua Madre.


Da dove viene questa mediazione di Maria?

Dalla sua preghiera. John Henry Newman scrive:

“La Vergine è detta “potente”, anzi, talvolta “onnipotente”,

perché ella, più di chiunque altro,

più degli Angeli e dei Santi,

possiede questo grande, efficacissimo dono della preghiera.

Nessuno ha accesso all’Onnipotente quanto sua madre.

Nessuno ha davanti a Lui tanti meriti quanti ne ha Lei,

e Suo Figlio non le nega nulla di quanto gli chiede e qui sta il suo potere.

Finché Maria difenderà la chiesa, né altezza, né profondità,

né uomini, né diavoli, né grandi della terra, né astuzia di uomo, né violenza di massa

può riuscire a farci del male.

La vita umana finisce presto, ma Maria regna in cielo Regina per sempre.”


Fu poi Papa Giovanni Paolo II ad illustrare questo mistero,

fondandosi sull’insegnamento del Concilio Vaticano II.


“L'insegnamento del Concilio Vaticano II

presenta la verità sulla mediazione di Maria

come partecipazione a questa unica fonte che è la mediazione di Cristo stesso.”


Il Papa ricorda una realtà fondamentale:

«L'unica mediazione del Redentore non esclude,

ma suscita nelle creature una varia cooperazione, partecipata da un'unica fonte»;

e così «l'unica bontà di Dio si diffonde realmente in vari modi nelle creature».


“La funzione materna di Maria verso gli uomini

in nessun modo oscura o diminuisce questa unica mediazione di Cristo,

ma ne mostra l'efficacia»: è mediazione in Cristo. (…)

Non impedisce minimamente l'immediato contatto dei credenti con Cristo,

anzi lo facilita.”


Il Papa poi ci ricorda che “la mediazione di Maria

è strettamente legata alla sua maternità,

possiede un carattere specificamente materno,

che la distingue da quello delle altre creature

che (…) partecipano all'unica mediazione di Cristo.” (n.38)


Vi è la prima mediazione che viene con il sì dell’Annunciazione,

ma poi si sviluppa, si trasforma, come spiega il Papa:

“Lungo la via (della) collaborazione con l'opera del Figlio Redentore,

la maternità stessa di Maria conosceva una singolare trasformazione,

colmandosi sempre più di «ardente carità» verso tutti coloro

a cui era rivolta la missione di Cristo.

Mediante tale «ardente carità», intesa a operare in unione con Cristo

la restaurazione della «vita soprannaturale nelle anime»,

Maria entrava in modo del tutto personale

nell'unica mediazione «fra Dio e gli uomini»,

che è la mediazione dell'uomo Cristo Gesù.” (n.39)


E, “con la morte redentrice del suo Figlio,

la materna mediazione della serva del Signore

ha raggiunto una dimensione universale,

perché l'opera della redenzione comprende tutti gli uomini.” (n.40)


Davvero, Maria è Mediatrice di ogni grazia!

Ed è splendido perché in Maria si compie la promessa fatta a Gerusalemme:

Se al Servo viene promesso:

“Io ti renderò luce delle nazioni, perché porti la mia salvezza fino all'estremità della terra". (Is 49,6)

Allora risplende la Sposa, la Figlia di Sion:

“Alzati, rivestiti di luce, perché viene la tua luce, la gloria del Signore brilla sopra di te. (…)

ma su di te risplende il Signore, la sua gloria appare su di te. Cammineranno le genti alla tua luce, i re allo splendore del tuo sorgere. (Is 60,1..3)


Come Gerusalemme riceve la Luce per tutta la terra,

così a Maria viene data la grazia per tutti i popoli e per tutte le generazioni,

come canta il Libro di Tobia:

“Generazioni e generazioni esprimeranno in te l'esultanza e il nome dell’Eletta durerà per le generazioni future.” (Tb 13,13)


Non si capisce Dio e il suo operare in una chiave monarchica, solitaria:

in Dio, e da Dio, tutto è nuziale.

Vi è sempre un condividere, vi è sempre un altro, un’altra…

Tutto si fa in due nell’Amore reciproco.


Cosi avviene per la Redenzione, per la Grazia che ci salva:

Gesù ha voluto adempiere tutto per Maria e con Maria.

È la logica nuziale di Dio

E oggi Gesù ci dona tutto per le mani di Maria, per il cuore di Maria.


Tutto ciò che Gesù desidera donarci,

Lui vuole che l’abbiamo attraverso di Lei.


Come nessuno viene al Padre se non attraverso di Gesù,

così pure nessuno può venire a Gesù, se non attraverso di Lei

nel cui grembo verginale Gesù si è incarnato.


Maria è la tesoriera e la dispensatrice di tutte le ricchezze

che si trovano nel Sacro Cuore di Gesù.

Maria è onnipotente sul cuore di Gesù!

Così Maria ottiene alle anime a Lei devote e a Lei consacrate

la grazia di una perpetua Pentecoste interiore.


Ecco il dono che possiamo accogliere insieme durante quest’anno!


E possiamo anche partecipare a questa mediazione di Maria!

Quest’anno è necessario che diventiamo tutti dei piccoli Mediatori della Grazia!

Come Maria dispensa i frutti della Redenzione di Gesù, così anche noi con Lei!


Gesù ci vuole con Lui, alla maniera di Maria, per elargire la Grazia al mondo.



Per il cuore di Gesù e di Maria, il Padre vi benedica e vi custodisca! Per il cuore di Gesù e di Maria,

il Padre faccia risplendere su di voi il suo volto e vi faccia grazia!

Per il cuore di Gesù e di Maria,

il Padre levi il suo volto su di voi e ponga su di voi lo shalom!


1. Citato da Tommaso Federici

2. San Bernardo, Omelia - Domenica fra l'ottava dell'Assunzione, n. 2

3. Luigi Epicoco, Vergine Madre figlia del tuo Figlio, Edizione Itaca 2006, p.33

4. Omelia sulla Natività di Maria, in “Maria testi teologici e spirituali dal primo al ventesimo secolo”, Mondadori Editore, anno 2000, p.726

5. John Henry Newman, Rosa Mistica, Ed. Piemme 1991, p. 104

6. cfr. In Sinu Jesu, Ed Ancilla 2021, p.21

7. Idem p.127

8. Idem p.23

9. Idem p.69

10. Idem p.107

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