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8 dicembre 2021 Badia Fiorentina Fr. Antoine-Emmanuel


Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.


Gn 3,9-15.20 – Ef 1,3..12 – Luca 1,26-38

8 dicembre 2021


“Dove sei?” (Gen 3,9)

Avete sentito questo grido di Dio?


Noi, a differenza di Adamo ed Eva che si sono nascosti,

rispondiamo, e rispondiamo insieme: “Eccomi, eccoci!”


Possiamo farlo perché un’altra Donna, la Nuova Eva, la Madonna,

ci ha dato non il frutto del peccato, ma il frutto dell’Albero della Croce.

E siamo vivi!

Vivi per grazia!


Carissimi, come, in quest’oggi, non cantare le lodi della Vergine Maria,

le lodi dell’Immacolata?


Lo vorrei fare con voi, partendo ancora dal Libro della Genesi.

Vi ricorderete del dramma del diluvio, conseguenza del peccato,

perché “la malvagità degli uomini era grande sulla terra.” (Gen 6,5)

Quando trionfò la Misericordia, e Dio offrì a Noè il dono dell’alleanza,

Dio fece questa promessa:

“Pongo il mio arco sulle nubi, perché sia il segno dell'alleanza tra me e la terra. Quando ammasserò le nubi sulla terra”

- questo sarebbe il segno di un nuovo diluvio imminente - “e apparirà l'arco sulle nubi, ricorderò la mia alleanza (…)

e non ci saranno più le acque per il diluvio, per distruggere ogni carne. L'arco sarà sulle nubi, e io lo guarderò per ricordare l'alleanza eterna tra Dio e ogni essere che vive in ogni carne che è sulla terra". (Gen 9,13-16)


Ecco, in poche parole, il dono che Dio ci ha fatto in Maria.

Maria è puro riflesso della Redenzione.

E Dio, vedendo l’Immacolata, si ricorda della Nuova Alleanza,

e ci fa misericordia…



Come l’arcobaleno unisce terra e cielo,

così Maria riflette l’Alleanza che nel Sangue di Gesù

ha riconciliato terra e Cielo…


Bellezza infinita di Maria, tutta intessuta di grazia

che ci avvolge e ci veste della grazia del Figlio Suo.


A questo punto bisogna volgersi verso il grande affresco che Geremia fa

dell’Alleanza Nuova che Dio offre a chi ha accettato l’umiliazione e l’esilio.


“Fino a quando andrai vagando, figlia ribelle? Poiché il Signore crea una cosa nuova sulla terra: la donna circonderà l'uomo!” (Ger 31,22)


Ecco una novità più che sorprendente!

Non è più l’uomo che, forte e potente, protegge la donna:

è la Donna che protegge, che avvolge l’uomo.

È “una cosa nuova sulla terra” creata dal Signore.

Un dono del tutto nuovo…


Così la Madonna per noi.

Così la Madonna in mezzo a noi,

che ci avvolge nella Sua tenerezza materna.


Bisogna ricordarsi che l’Assunzione non ci ha tolto Maria:

ce l’ha resa presente!

La Madonna sta in mezzo a noi come Colei che serve. (cfr Lc 22,27)

“Serve” perché riflette La Luce.

Non è “La Luce”.

Ma la riflette in modo purissimo.

Perché tutto quello che è di Gesù è di Maria,

come tutto quello che è di Maria è di Gesù.


La vediamo luminosissima, perché in Lei risplende Gesù!


A tutti, Maria dona La Luce.

Il teologo E.H. Schillbeeckx scrive: “I missionari giungono su una riva sconosciuta?

Maria vi si trova già in vedetta,

riempiendo d’acqua le brocche

e aspettando il sacerdote che, in nome di Cristo, rinnoverà il mistero di Cana”

(Maria, Madre della Redenzione, Ed Paoline, 1965, p.132)




A tutti Maria offre La Luce.

Basti pensare all’apparizione della Vergine a Valankani, in India, a un giovane indù,

oppure a El Quinche, in Ecuador, ad un contadino che non sapeva niente del cristianesimo.


A tutti Maria offra La Luce!

Chi si apre alla Sua Luce, vede la Luce nascere nel proprio cuore.

Chi a Lei si affida, viene pervaso dalla Luce.

Chi a Lei si consacra, risplende della sua Luce.


Non è luce che abbaglia,

non è luce che brilla secondo il mondo.

Quelle vengono appese per le nostre strade,

e poi vengono depositate nei magazzini…


È la Luce dell’umile Amore che mai si spegne,

Luce che vince le tenebre più fitte del peccato, della morte.


“Porrò inimicizia fra te e la donna”, dice il Signore al serpente, “fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno". (Gn 3,15)


L’Immacolata, come la Discendenza dell’Immacolata, ossia la Chiesa,

schiaccia la testa del serpente.

La schiaccia!

Ecco perché l’Immacolata è il terrore dei demoni…


Ma questo non è senza doglie, senza dolore per la Madonna.

Se vogliamo sapere quello che vive oggi la Madre di Dio,

dobbiamo rileggere l’Apocalisse, al capitolo dodici.

Vi si vede Maria Regina celeste, incoronata di stelle,

in tutta la Sua gloria che è la Gloria del Figlio Suo.

Eppure la si vede che “grida per le doglie e il travaglio del parto.” (Ap 12,2)

Doglie del parto, per dare Gesù ad un mondo che Lo rifiuta.


Il seguito del testo ci fa capire quanto Maria sia presente ai discepoli di Gesù,

fino ad identificarsi nella Chiesa.

La Chiesa è profondamente Mariana nella Sua essenza.

Dire che Maria è “tipo” della Chiesa non significa solo che ne è esempio o modello,

ma che in Lei risplende quello che la Chiesa è!

La Maternità della Chiesa e la Maternità di Maria sono un'unica realtà,

che è Maternità divina…immensa, bella, luminosa…



Maria è oggi, ora, in mezzo a noi, con il suo Amore materno che risplende di luce.

Il suo Cuore Immacolato ci offre oggi questa luce…

Quanto bene ci fa tale purezza!

È come un vento fresco che porta via le paure, le angosce, le tristezze.

La purezza ci fa del bene!

Ne abbiamo bisogno, proprio bisogno.

La purezza è quello che tanto, tanto manca al nostro mondo.

Il cinismo contemporaneo ha firmato la morte della purezza.

Ma la Madonna, qui, oggi, fa rifiorire in noi la speranza

di quella purezza del cuore, dei sentimenti, dell’intelligenza, del corpo

che ci fa respirare…


Non è puritanesimo moralistico, freddo, accusatore...

È purezza che certamente non tollera il male e la menzogna,

ma attira, chiama, ci mette in cammino verso un orizzonte di luce.

Ci sradica dai compromessi con l’impurità, per portarci nella gioia.

“Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio!” (Mt 5,8)


Gioia e purezza!

Gioia pura!

Purezza gioiosa!

Ecco l’eredità della Madre di Dio!


È come un fiumicello di grazia che scintilla sotto il Sole divino

e viene a percorrere le vene della nostra vita

per risanare, per consolare, per rallegrare le profondità del cuore.



*


A un monaco benedettino americano, Gesù confidò nel 2014 queste parole:


“Tutti coloro che fissano lo sguardo su Mia Madre, la tutta bella, l’Immacolata,

si troveranno interiormente illuminati e riscaldati.

Mia Madre comunica qualcosa della pienezza della grazia che è sua

a tutti coloro che invocano il suo nome,

e anche a quelli che rivolgono uno sguardo fugace alla sua immagine

con affetto e con speranza.


Mia Madre è presente per la Mia Chiesa in questo mondo.

La sua gloriosa Assunzione non l’ha posta a distanza da essa;

al contrario, ha reso possibile

che Ella sia dovunque i membri sofferenti del Mio Corpo Mistico

hanno più bisogno delle Sue attenzioni e della Sua semplice presenza consolante.

È Mia Madre che rende brillanti anche le notti più buie con lo splendore della sua bellezza,

e, così facendo, Ella conforta le anime che non vedono altro che oscurità intorno a loro

e le conduce in modo sicuro verso una grande pace interiore.


Le anime che guardano a Mia Madre come alla loro Stella che brilla nella notte

non si perderanno mai (…)

Non vi è modo più sicuro di venire a Me

che attraverso Mia Madre e sotto il manto della sua protezione. (…)

È mia ferma volontà che tutte le anime debbano imparare da Mia Madre

e debbano vivere in sua compagnia.

È mio fermo volere che tutte le anime debbano abbandonarsi alla custodia di Mia Madre,

così da essere come dei bambini (…) saldamente stretti al suo Cuore Immacolato.”

(In Sinu Jesu, Ed Ancilla, 2020, p.255)


Al tuo Cuore Immacolato, o Maria, ci stringiamo…

Entri in noi la Tua purezza!

Entri in noi la Tua gioia!

Le Tue doglie non siano senza frutto oggi,

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