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12 gennaio 2022 Badia Fiorentina Fr. Antoine-Emmanuel


Mercoledì 1° settimana del T.O.

1 Sam3,1..20 - Mc 1,29-39


Come Gesù pregava, prega anche tu.


“Al mattino presto Gesù si alzò quando ancora era buio e, uscito,

si ritirò in un luogo deserto, e là pregava.” (Mc 1,35)

Gesù pregava. Da solo, all’alba.


“Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce.

Lo trovarono e gli dissero: "Tutti ti cercano!". (Mc 1,36-37)

Era “ovvio”: bisognava tornare a Cafarnao,

perché la missione era andata molto bene.

La gente cercava Gesù.

Bisognava tornare ed approfittare del successo per continuare la missione.


Ora, qual è il frutto della preghiera di Gesù?

"Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là;

per questo infatti sono venuto!". (Mc 1,38)

È nella preghiera che si coglie la volontà del Padre,

che non è necessariamente quello che consideriamo “ovvio”.


Era già avvenuto lo stesso al Battesimo.

Gesù era in preghiera, e dalla preghiera venne la sua fermezza nei confronti del Battista.

Perché era “ovvio” che non andasse battezzato il Messia, il Puro, il Santo, il Figlio di Dio.

Ma Gesù disse a Giovanni:

"Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia".

Allora egli lo lasciò fare.” (Mt 3,15)


Era “ovvio” che Gesù dovesse evitare la morte, evitare la Passione, evitare l’umiliazione…

Ma cosa avvenne nella preghiera?

"Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice!

Però non come voglio io, ma come vuoi tu!". (Mt 26,39)


E noi… a maggior ragione!

Se non preghiamo, come conosceremo la volontà di Dio?

Come potrò riconoscere la volontà di Dio, quello che a Dio piace, se non prego?

“Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri.” (Is 55,8-9)


Basti pensare al Salmo 72 che recita così:

“Riflettevo per comprendere questo ma fu una fatica ai miei occhi, finché non entrai nel santuario di Dio e compresi quale sarà la loro fine.” (Sal 72(73),16-17)


Bisogna entrare nel Santuario di Dio. Il Santuario del proprio cuore.

E stare lì. Aspettare. Ascoltare.

E, come fu per Samuele, anche noi, nel momento più inaspettato,

sentiamo la voce di Dio che ci chiama per nome,

e a ciascuno, personalmente, fa conoscere la Sua volontà.


Probabilmente, come per Samuele, ci vorrà un compagno di strada,

per aiutarci a discernere la voce di Dio.

Fu necessario per Samuele che, “fino ad allora, non aveva ancora conosciuto il Signore,

né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore.” (1 Sam 3,7)

Questo è il dono della Chiesa: insieme cerchiamo il volere di Dio.

Per imparare a dire: “Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta" (1 Sam 3,9)

Il tuo servo ti ascolta per fare la Tua volontà.


“Sacrificio e offerta non gradisci, gli orecchi mi hai aperto, non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato. Allora ho detto: "Ecco, io vengo.

Nel rotolo del libro su di me è scritto di fare la tua volontà: mio Dio, questo io desidero;

la tua legge è nel mio intimo". (Salmo 39(40), 7-9)


“Nella preghiera troverai la pace, la luce, la gioia.

Sarà sorgente del tuo amore e forza della tua vita.

Per illuminare la tua mente, prega.

Per discernere il tuo cammino, prega.

Per unificare il tuo essere, prega.”


“Raddoppia la preghiera nei momenti importanti, nell’ora delle scelte, delle difficoltà,

delle tentazioni, delle reciproche incomprensioni,

come ha fatto Gesù stesso. (Libro di vita di Gerusalemme, n.16 e 18)


“Prega.

Come Gesù pregava, prega anche tu.” (Libro di vita di Gerusalemme, n.12)

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