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10 ottobre 2023 Badia Fiorentina Fr. Antoine-Emmanuel



Martedi della XXVII settimana del T.O.

Gn 3,1-10 – Lc 10,38-42


Non sapeva più nulla al di fuori di Lui!


Qual è il poco, la piccola cosa, l’unica cosa di cui c'è bisogno?

Qual è la parte migliore, che non sarà tolta a Maria?

Per rispondere a questa domanda,

vi propongo di far nostro lo sguardo di Elisabetta della Trinità

che identifica Maria di Betania con la Maddalena.

Elisabetta, nel secondo giorno del suo ultimo ritiro,

medita a partire dal versetto del Salmo 118 che recita:

«La mia anima è sempre tra le mie mani» (Sal 118,109).

Vi riconosce l’atteggiamento interiore di Gesù,

con il Suo “perfetto possesso di sé alla presenza del Dio della pace,

del Re Pacifico”.

Poi va al Salmo 58 che recita: «Vi conserverò la mia forza» (Sal 58,10).

Anche questo lo mette sulle labbra di Gesù.


Di là, parla del “fare l’unità in tutto il proprio essere

attraverso il silenzio interiore,

riunire tutte le proprie potenze per occuparle nel solo esercizio dell’amore”.


E scrive: “Mi sembra che il Maestro si riferisse a questo,

quando parlava alla Maddalena dell’«unumnecessarium» (cfr. Lc 10,42).

Come l’aveva compreso la grande santa!

L’occhio della sua anima, illuminato dalla luce della fede,

aveva riconosciuto il suo Dio sotto il velo dell’umanità

e nel silenzio, nell’unità delle sue potenze,

«ascoltava la parola che il Maestro le diceva» (cfr. Lc 10,39).

Ella poteva cantare: «La mia anima è sempre tra le mie mani»

ed anche l’altra parola: «Nescivi»!

Sì, ella non sapeva più nulla al di fuori di Lui.

Si poteva fare del chiasso o agitarsi intorno a lei… «Nescivi»!

Si poteva accusarla: «Nescivi»!…

Né il suo onore né le cose esteriori

potevano farla uscire dal suo sacro silenzio.”1


Il sedersi ai piedi di Gesù per ascoltare la Sua Parola

non è il semplice sedersi di un allievo ai piedi di un insegnante

o di un discepolo ai piedi di un maestro.

Maria è stata spinta dall’amore ai piedi di Gesù.

Come dice P. Epicoco, Maria offre a Gesù la più bella carità, quella dell’ascolto.


Maria non si avvicina a Gesù come a un distributore di parole.

Neppure come a un distributore di salvezza.

Si avvicina a Lui per amore: “Non sapeva più nulla al di fuori di Lui”.


Aggiungo una nota…

L’altra volta in cui nel Vangelo di Luca si parla di una donna ai piedi di Gesù

è nel capitolo settimo, con le parole conclusive di Gesù:

Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato.

Invece colui al quale si perdona poco, ama poco" (Lc 7,47).

Ha molto amato…

E amando molto, la misericordia invade la sua anima.

Oggi, quando Gesù fa visita alla casa amica,

ella si getta di nuovo ai suoi piedi, perché l’unica cosa che conta è amare Gesù…


Questo Marta non lo capisce ancora.

Non capisce che l’amore per Gesù non si deve manifestare facendo molto,

con molte opere.


Chiediamo questa grazia di amare Gesù

con la gratitudine e la tenerezza di Maria,

anche se può essere mal compreso da altri…

Cosa avverrà?

“Allora - scrive Elisabetta della Trinità -

il Maestro è libero, libero d’invadere l’anima,

di donarsi a lei «secondo la sua misura» (Ef 4,7).

E l’anima così semplificata, unificata,

diviene il trono dell’Immutabile, perché «l’unità è il trono della SS. Trinità» .”


E cosi impariamo a vivere tra noi l’amore reciproco

che nasce da questa fonte!


1Combien elle est indispensable, cette belle unité intérieure, à l'âme qui veut vivre ici-bas de la vie des bienheureux, c'est-à-dire des êtres simples, des esprits. Il me semble que le Maître regardait là lorsqu'Il parlait à Madeleine de l'« Unum necessarium ». Comme la grande sainte l'avait compris! "L'œil de son âme éclairée par la lumière de foi" avait reconnu son Dieu sous le voile de l'humanité; et dans le silence, dans l'unité de ses puissances, « elle écoutait la parole qu'Il lui disait ». Elle pouvait chanter : « Mon âme est toujours entre mes mains », et encore ce petit mot : « Nescivi ». Oui, elle ne savait plus rien sinon Lui ! On pouvait faire du bruit, s'agiter autour d'elle : « Nescivi » ! On pouvait l'accuser : « Nescivi » ! Pas plus son honneur que les choses extérieures ne peuvent la faire sortir de son "sacré silence". Dernière retraite, 2ème jour

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