«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli.” (Mt 11,25) Oggi cogliamo dalla Parola di Dio un invito a farci piccoli, ad essere profondamente piccoli, in greco “nèpioi”, che significa “piccoli bambini”. Gesù ci dice che il Padre rivela alcune cose ai “piccoli” e non ai “sapienti” ed ai “dotti”. Gesù non parla qui degli orgogliosi o dei prepotenti! Parla di chi è “sophos” e “synetos”, sapiente ed intelligente. Ora, la sapienza e l’intelligenza sono doni grandi di Dio. Eppure c’è una rivelazione che viene fatta non a loro, ma ai piccoli. C’è quindi un’infanzia interiore che ci apre i tesori di Dio. Questa dovrebbe essere la sapienza dei monaci… ma, prima ancora, di tutti i cristiani! Che cosa rivela il Padre ai piccoli ? Rivela Gesù! Penso, oggi, a Caterina da Siena a Santa Maria Novella, che, pregando dinanzi al grande Crocifisso di Giotto, capì che bisognava avvicinarsi ai piedi di Gesù, poi alla ferita del costato, e poi alla sua bocca, per consegnare a Lui la propria memoria, la propria intelligenza e la propria volontà. C’è una conoscenza di Gesù che viene non dall’esser sapienti o intelligenti, ma dall’essere piccoli. Infatti, se entri dalla porta piccola, dalla porta dei piccoli, cosa vedi? Se entri dal costato di Gesù, cosa vedi? Vedi l’Amore! Cosa si vede nel costato aperto, ferito, di Gesù? Si vede la ferita nella ferita… La prima lancia che trafisse dall'interno il cuore di Gesù fu il non amore dei Suoi compagni. Perché Gesù è tutto Amore. Quando il Verbo si fece carne (Gv 1,14), quando il Figlio di Dio si fece carne e divenne l’uomo Gesù, non perse la sua identità divina che è essere Amore! Gesù è Amore! Qui giungiamo a qualcosa di essenziale! La Sua presenza in mezzo a noi è presenza di Amore, è l’amore reciproco tra noi che è, finalmente, possibile! Dire che Gesù è con noi tutti i giorni fino alla fine del mondo (Mt 28,20) e dire che il Regno è in mezzo a noi (Lc 17,21) è la stessa cosa! Gesù è QUI con noi… E, quindi, il Regno dell’Amore è QUI offerto a noi… Questo ha una conseguenza molto concreta per ogni incontro interpersonale. Quando ci prepariamo ad incontrare qualcuno, possiamo partire dalla dimensione psicologica: il temperamento, l’umore, il passato, ecc. Oppure partiamo dal dono! Dal dono della presenza di Gesù in mezzo a noi, della presenza del Regno in mezzo a noi. E, se partiamo dal dono, permettiamo al Regno di manifestarsi, e siamo beati perché crediamo pur non avendo visto. (Gv 20,29) Sì, partiamo dalla Fede! Concludo con un invito molto semplice. In questi tempi, dobbiamo stare ad almeno un metro gli uni dagli altri. Allora, questo metro sia per noi il ricordo che, in mezzo a noi, c’è Gesù, c’è il Regno!! Il metro diverrà il metro dell’Amore! Ecco quello che il Padre rivela ai piccoli!
Santa Caterina da Siena - 1Gv 1,5 - 2,2 - Mt 11,25-30 - f. Antoine-Emmanuel