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LIBRO DI  VITA

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Il Libro di Vita, che ci serve da tracciato spirituale e riferimento comune, esprime l’essenza della nostra vita monastica e presenta le linee fondamentali della nostra vocazione specifica di Gerusalemme. Ci ricorda  come amare, pregare,      lavorare, accogliere e come vivere il    silenzio; come essere casti, poveri, obbedienti, umili e pieni di gioia e tutto questo vivendo nel cuore del mondo, nel cuore della città,  nella Chiesa, come figli e figlie di Gerusalemme.

Monaci e monache portano il nome di “Gerusalemme” perché Gerusalemme è la patrona di tutte le città; è il luogo in cui Cristo è vissuto, è morto e risorto, in cui è stata fondata la Chiesa e sono nate le prime comunità cristiane. E’ la città santa sia per gli ebrei sia per i cristiani e i musulmani;  è la speranza del Cielo verso il quale noi tutti siamo in cammino.

 

La nuova Gerusalemme, la Città santa (cfr Ap 21,2-4), è la meta verso cui è incamminata l’intera umanità. È interessante che la rivelazione ci dica che la pienezza dell’umanità e della storia si realizza in una città. Abbiamo bisogno di ri­conoscere la città a partire da uno sguardo con­templativo, ossia uno sguardo di fede che scopra quel Dio che abita nelle sue case, nelle sue strade, nelle sue piazze.

Papa Francesco, Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, n° 71

«Ho cercato il più possibile e dal principio alla fine, di non dire niente di più di quanto il Signore ci ha già rivelato e comandato, basandomi sulla Sacra Scrittura, sul ricordo vivo del Cristo, sulla voce interiore dello Spirito che guida e illumina tutto e su quanto da secoli, la Chiesa pratica ed insegna…
Perciò mi è sembrato fosse bene richiamare di continuo il motivo fondamentale e il riferimento essenziale, cui tutto in concreto è ordinato: il grande Modello trinitario e il Volto di Cristo, riferimento perfetto di ogni vita di carità, di preghiera, di lavoro, di silenzio, di accoglienza, unico modello di povertà, di castità, di obbedienza, di umiltà, di gioia…

Mi è sembrata cosa altrettanto buona e necessaria mettere a fondamento di ciò, quello che tanti santi monaci e monache e molti Padri nella fede hanno già scritto o vissuto nella stessa linea e per lo stesso scopo, anche riferendosi il più possibile alla Vergine Maria, alla quale le nostre fraternità sono consacrate…»     Fratel Pierre Marie

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